Il recente chiarimento circa la cosiddetta Pace Fiscale, prevista dal decreto legge n. 119 del 2018, ribattezzato decreto strappa-cartelle, ha confermato che sono stati cancellati tutti i debiti riguardanti bollo auto non pagato, riferito agli anni che vanno dal 2000 al 2010 e fino a un importo massimo di 1.000 euro.
La sentenza della Corte di Cassazione ha infatti stabilito che le cartelle esattoriali contenenti l’omissione del pagamento del bollo auto dal 2000 al 2010, rientrano nella pace fiscale e quindi devono essere condonate, ossia totalmente cancellate qualora il loro importo, comprensivo di sorte capitale e interessi, sia al di sotto del 1.000 euro, così come previsto dal decreto legge.
Abolizione, rimodulazioni, aumenti: ecco cosa c’è da sapere sul bollo auto 2020
Oltre a questa sanatoria, recentemente si è fatto un gran parlare proprio di modifiche da apportare proprio al bollo auto 2020, una delle tasse più indigeste al contribuente italiano e sicuramente quella più odiata dagli automobilisti, con l’ipotesi di abolizione del balzello che rispunta di tanto in tanto accanto a ben più “concrete e temute” rimodulazioni del tributo che potrebbe portare a un aumento del bollo auto in certi casi e a una sensibile diminuzione in altri, il tutto legato all’ecobonus e all’idea di far pagare di più le auto che inquinano maggiormente.
Tuttavia, decreto strappa-cartelle a parte, tutto è ancora in divenire e quindi cerchiamo di capire tutto ciò che c’è da sapere sul Bollo Auto 2020.
Innanzitutto va chiarito che il bollo auto è una tassa che colpisce la proprietà di un veicolo e quindi va pagata da coloro che sono proprietari di un auto o di un mezzo di trasporto a motore.
Il pagamento va effettuato in maniera volontaria ogni anno entro la fine del mese successivo alla scadenza del bollo, recandosi presso gli uffici ACI oppure presso Uffici Postali, Agenzie di Pratiche Auto e anche Tabaccai i quali, grazie al collegamento telematico con il servizio informatico dell’ACI e del Ministero dei Tarsporti, in tempo reale comunicano l’ammontare della tassa e provvedono a riscuoterla, aggiungendo anche eventuali spese e interessi nel caso si stia procedendo al pagamento oltre i termini prescritti.
Ovviamente, siccome questa tassa automobilistica è dovuta da coloro che risultano essere proprietari di un veicolo al termine del periodo di scadenza del bollo, tale tributo non è più dovuto nel caso in cui vi sia stato un passaggio di proprietà nel frattempo e si si presentata la documentazione necessario che attesta il passaggio di proprietà o la perdita della stessa in caso di furto dell’auto, per esempio.
Come detto poc’anzi il bollo auto è una della tasse più odiate e anche più evase (volontariamente) e costituisce un costo che grava non poco sulla propria auto soprattutto se rapportato agli anni di possesso, anche se negli ultimi anni, grazie al diffondersi del noleggio a lungo termine anche tra i privati, tanti automobilisti sfruttano questa formula che non contempla il pagamento del bollo auto ed elimina il controllo delle scadenze.
Infatti, non solo la natura stessa del noleggio a lungo termine prevede come l’automobilista non sia il proprietario dell’auto ma solo l’esclusivo utilizzatore del mezzo, ma il canone mensile che comprende tutte le spese legate all’automobile include anche quelle relative al bollo auto,
La tassa, in questo caso, spetta e grava suolo sulla società di noleggio che è l’effettiva proprietaria dell’auto, liberando l’automobilista di ogni preoccupazione legata alla scadenza o al pagamento del bollo auto, unitamente alle altre spese incluse nel canone di noleggio come quelle riguardanti l’assicurazione auto e tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria del veicolo noleggiato.