Quando si acquista una nuova automobile, il prezzo di listino della vettura non è l’unico importante esborso che il proprietario, sia esso un’azienda o un privato, si trova a dover raffrontare. L’uso della vettura comporta una continua uscita di denaro dalle tasche degli automobilisti legata a spese fisse come quelle relative alla tassa di circolazione, l’assicurazione RCA e la polizza incendio e furto, senza dimenticare costi variabili come quelli del carburante e della manutenzione del veicolo.
Le spese impreviste per l’auto rappresentano un vero spauracchio per gli automobilisti perché incidono in maniera importante sulla gestione del veicolo
Appare evidente come il reale “costo” di una vettura sia dato dalla somma del suo prezzo di acquisto più tutte le spese sostenute per “mantenerla”, costo che finisce per incidere in maniera importante sul bilancio aziendale o familiare.
Se consideriamo solo le spese fisse, cioè quelle che vanno sostenute a prescindere dall’utilizzo più o meno intenso che si fa della vettura, un’automobile di categoria media può costare al suo proprietario, tra bollo e assicurazione, in media 1000 euro all’anno, cifra che in 10/15 anni (periodo standard di utilizzo di una vettura) comporta una cifra extra pari a molte migliaia di euro da aggiungere al prezzo di acquisto. A questo esborso vanno poi aggiunti i costi del carburante, delle manutenzioni programmate, del cambio gomme periodico e, infine, anche le cosiddette spese impreviste, ovvero guasti improvvisi oppure riparazioni in seguito a incidenti, danneggiamenti e furti.
È chiaro come un’auto, nel corso del suo ciclo di vita standard, possa finire per costare al suo proprietario, in termini reali, anche il doppio del suo prezzo di acquisto. Si tratta di valori che, se empiricamente valutati prima dell’acquisto di una nuova auto, potrebbero far sorgere non pochi dubbio circa la sostenibilità economica dell’auto di proprietà.
Una formula “senza pensieri” per dire addio a esborsi di denaro improvvisi e non pianificati
Se c’è un vantaggio riconosciuto da tutti quando si parla di noleggio auto a lungo termine è proprio quello riguardante il costo effettivo del possesso di un’auto e di quanto questa incida sulle proprie finanze. Che si tratti di aziende, liberi professionisti, titolari di Partita IVA o semplici privati, la possibilità di conoscere esattamente e in anticipo quanto costerà, annualmente, una nuova autovettura, è la caratteristica più tenuta in considerazione del noleggio a lungo termine. Riuscite a immaginare quanto sia pratico e comodo sapere, con precisione, la quota parte delle proprie entrate che viene destinata all’auto?
Con il noleggio a lungo termine, infatti, è possibile utilizzare una nuova auto per sé, per la propria attività o per la propria famiglia, dietro il pagamento di un canone mensile fisso che include ogni altra spesa, anche quelle impreviste.
Questa particolare formula, che sta riscuotendo sempre più successo, consente di avere un’auto dimenticandosi di tutte le spese come bolli, assicurazioni RCA, polizze kasko, furto e incendio, spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, cambio gomme e assistenza stradale con auto sostitutiva. Tutti questi costi, comprese le spese impreviste, restano dunque a carico della società di noleggio, mentre l’automobilista dovrà sostenere solo le spese riguardante il carburante, i pedaggi, e le eventuali multe. È una situazione “senza pensieri” che in tanti cominciano a preferire all’acquisto di una nuova macchina, considerando che molte società offrono anche la possibilità del noleggio auto a lungo termine anche senza anticipo.