Honda JAZZ Hybrid: recensione

La piccola monovolume giapponese è arrivata alla quarta edizione ma, questa volta, Honda Jazz si presenta la pubblico europeo solo in versione hybrid.

Honda ha così dato un ulteriore segnale di modernizzazione e di cambio di rotta proprio rivolto al mercato del vecchio continente, con la casa giapponese che continua con il suo impegno di elettrificare in Europa tutti i principali modelli della gamma.

Pratica, spaziosa, versatile: Honda Jazz continua a essere la monovolume pragmatica che è sempre stata anche con la versione hybrid

Oltre alla motorizzazione elettrificata, la Honda Jazz Hybrid, mette sul piatto delle novità il suo essere fedele a sé stessa, tanto che di nuovo c’è proprio il fatto che la vettura mantiene le sue forme da monovolume, caratteristica che la rendono comunque unica e differente rispetto a tutto un mercato che tende a privilegiare totali contaminazioni da SUV-crossover anche per questa categoria di veicoli.

Jazz resta dunque un’auto ideale per la città e per gli spostamenti all’interno del traffico urbano, grazie anche alle sue misure compatte: la vettura è lunga 4,04 metri, larga 1,69 metri e alta 1,54 metri, con un passo di 2,53 metri. Sono dimensioni che si traducono in un’ottima abitabilità, con la Honda Jazz Hybrid che si trova a suo agio anche negli spostamenti fuori città, forte anche di un bagagliaio di 304 litri che diventa ancora più ampio con l’abbattimento dei sedili posteriori modulari che offrono anche la possibilità di sollevare la seduta per sfruttare in altezza tutto lo spazio possibile. La posizione del pacco batterie sotto il piano di carico del bagagliaio permette comunque alla vettura di avere un fondo praticamente piatto.

Anche se le linee della Jazz ibrida non sono innovative, mantenendo il classico stile lineare e semplice tipico delle vetture giapponesi, la piccola monovolume Honda mostra tutte le sue potenzialità con lo spazio a bordo che è davvero tanto e permette a 4 persone di poter contare su spazio e comfort senza paragoni.

Ibrido Honda e:HEV

Come detto la novità principale della Honda Jazz Hybrid è quella di essere offerta solo con il powetrain ibrido, tecnologia che gli ingegneri giapponesi hanno chiamato e:HEV. Al 4 cilindri 1,5 litri da 97 CV a cui sono collegati due unità elettriche compatte per un totale di 109 CV di potenza. In base alle condizioni della guida e della strada il sistema ibrido della Jazz sceglie autonomamente quale modalità utilizzare tra quelle previste: 100% elettrico, ibrida oppure sfruttando solo il motore termico a benzina.

La Jazz sfrutta la propulsione a zero emissioni nelle partenze da fermo e con andature inferiori ai 40 Km/h utilizzando l’energia accumulata nelle batterie. Nel caso di richieste di potenza superiori o quando la carica della batteria non dovesse essere sufficiente, allora il sistema passa automaticamente alla modalità ibrida che sfrutta contemporaneamente il motore termico le due unità elettriche. La batteria della Honda Jazz si ricarica con il movimento del motore a benzina e anche grazie al recupero dell’energia in frenata.

Quando le esigenze di spinta e velocità diventano importanti – in autostrada o superando i 90 km/h – allora il sistema delega tutto il movimento al motore a benzina.

Alla guida

Honda Jazz Hybrid dimostra la sua vera vocazione di auto confortevole e agile proprio in città dove la vettura giapponese si dimostra essere davvero a proprio agio grazie alla spinta del motore elettrico. Anche con il passaggio alla modalità ibrida la Jazz non si scompone e continua a offrire un’esperienza di guida fluida e rilassante.